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Voi fate di voi stessi i vostri falsi dei, voi adorate il piacere di contemplarvi nel vostro potere, nei vostri onori, nell’ammirazione della gente. Ai vostri dei voi sacrificate colpevolmente molte vittime umane e l’integrità del vostro stesso carattere. Tra voi vi è il patto che ciascuno rispetti il falso dio del collega e ne aiuti il culto. I più puri di voi sono colpevoli almeno di questa complicità. Voi torcete lo sguardo da torbide congiure d’interessi vili, da non confessabili intrighi di sette che strisciano nell’ombra e li lasciate passare in silenzio. Voi vi credete incorrotti e corrompete! Voi distribuite regolarmente danaro pubblico a gente che vi vende la parola e l’onestà della coscienza. Voi disprezzate e nutrite questa infamia sotto di voi. E’ più empio comperare voti e lodi che venderne! I più corrotti siete voi! Voi considerate il mentire una necessità della vostra condizione, voi mentite come bere acqua, mentite al popolo, mentite al Parlamento, mentite agli avversari, mentite agli amici.

(Antonio Fogazzaro, “Il Santo”, 1905) 

La carriera politica mira a fornire un “potere sessuale”, che è l’unico, autentico obiettivo di quell’attività; e si ricorda, con pertinenza, che gli antropologi hanno accertato che, tra i gorilla, la cui maestà ha innegabilmente un che di politico, il capo detiene praticamente la totalità delle femmine del gruppo. Read more

Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male.
Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.

(Pier Paolo Pasolini, “Alla mia nazione”, 1961)

Un uomo fa quello
che è suo dovere fare,
quali che siano
le conseguenze personali,
quali che siano gli ostacoli,
i pericoli o le pressioni.
Questa è la base
di tutta la moralità umana.

(Giovanni Falcone)

Sai che d’è la statistica? È ‘na cosa
che serve pe fa un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.
Ma pe’ me la statistica curiosa
è dove c’entra la percentuale,
pe’ via che, lì, la media è sempre eguale
puro co’ la persona bisognosa.
Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d’adesso
risurta che te tocca un pollo all’anno:
e, se nun entra nelle spese tue,
t’entra ne la statistica lo stesso
perché c’è un antro che ne magna due.

(Trilussa, “La statistica”)

Furore

Ora gli emigranti sono trasformati in nomadi. Quella gente che aveva vissuto di stenti sui magri prodotti d’un pezzetto di terra, adesso ha l’intero Occidente in cui spaziare. E lo va rovistando da un capo all’altro, e le strade sono convertite in fiumane di gente, e gli argini dei corsi d’acqua sono presidiati da falangi di straccioni. Read more

Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro, affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Read more

Era nel mondo un figlio
e un giorno andò in Calabria:
era estate, ed erano vuote le casupole,
nuove, a pandizucchero,
da fiabe di fate color della fame.
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L’Occidente, inquieto per il nuovo stato di cose. Gli stati del West inquieti come cavalli prima del temporale. I grossi latifondisti, inquieti, consapevoli d’un mutamento in atto, totalmente ignari della sua natura: quei grossi latifondisti che brontolano contro la cosa immediata, sia questo il rimpasto ministeriale o il continuo minaccioso incremento dell’unità operaia; Read more

L’unica cosa libera sono i prezzi. Nelle nostre terre, Adam Smith ha bisogno di Mussolini. Libertà degli investimenti, libertà dei prezzi, libertà dei cambi: quanto più liberi si muovono gli affari, tanto più in catene è la gente. La prosperità di pochi maledice tutti gli altri. Chi sa di una ricchezza che sia innocente? Read more