archivio

Bertrand Russell, 1951

Quando anche le autorità sono stupide, tenderanno a schierarsi con i ragazzi stupidi e concorderanno, almeno tacitamente, nel riservare un trattamento indelicato a quelli che danno prova d’intelligenza. In questo caso, si formerà una società in cui tutte le posizioni importanti saranno occupate da quelli che la stupidità rende graditi alla massa. Read more

Elio Vittorini, seconda metà degli anni ’40

Ilario di Poitiers, Contro l’imperatore Costanzo, V sec. d.C.

Marco Tullio Cicerone, “Lettere ai Familiari”, 62 a.C.

Nikolaj Vasil’evič Gogol’, “Anime morte”, 1842

Leonardo Sciascia, lettera a Anna Maria Ortese del 4 novembre 1978

Che cos’è questo Paese? Un Paese, sembra, senza verità; un Paese che non ha bisogno di scrittori, che non ha bisogno di intellettuali. Disperato. Pieno di odio. E nella disperazione e nell’odio propriamente spensierato, di una insensata, sciocca vitalità. Read more

Leonardo Sciascia, “Nero su Nero”, 1979

Sarò un moralista e, dunque, un qualunquista: ma mi pare che i particolari guai del nostro Paese nascano tutti da un’inveterata e continua doppiezza, da un vasto e inesauribile giuoco della doppia verità che, partendo dall’alto, Read more

Hannah Arendt, “Le origini del totalitarismo”, 1951

Gianni Rodari, “Giacomo di Cristallo” da “Favole al Telefono”, 1962

Una volta, in una città lontana, venne al mondo un bambino trasparente. Attraverso le sue membra si poteva vedere come attraverso l’aria e l’acqua. Era di carne e d’ossa e pareva di vetro, e se cadeva non andava in pezzi, ma al più si faceva sulla fronte un bernoccolo trasparente.
Read more

Albert Einstein, 1949