Si chiamava Libertà. Un giorno scese per strada e prese a interrogare la gente che incontrava. Le risposte che ebbe furono di questo genere: «Fatevi i fatti vostri. – Non te ne incaricare. – Impicciati per te. – Lascia perdere. – Chi te lo fa fare? – Te Read more
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21Gen2012
Io conosco, conosco della… della gente che, per buttar lì, butta lì niente, praticam… però in compenso non va via mai, sì, è una troupe che lavora in un posto che non è proprio un teatro, è ancora più magico, più misterioso, pieno di saloni, scale a spirale, di tappeti. La luce pende da preziosissime gocce che hanno il nome di… lampade, e in ognuno di questi Read more
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21Gen2012
È ormai diventato un sistema quello adottato da Ufficiali e Funzionari che consiste nell’avviarsi all’ufficio alle 8, il che significa essere al tavolo di lavoro non prima delle 8 e 15 e forse più tardi. Esigo che questa deplorevole abitudine, tipica manifestazione di quel pressappochismo e deleteria tara del carattere di troppi italiani, abbia immediatamente a cessare. Alle 8 chi non è già al suo tavolo di lavoro ha perduto la giornata, con le relative conseguenze. Farò controllare quanto sopra.
(telegramma di Benito Mussolini del 19 maggio 1941)
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21Gen2012
Che male t’abbiamo fatto,
che pena vuoi che scontiamo
per appartenerti come cellule a un cancro,
come inerti petali di rosa a una rosa piena di spine?
Sanguinosamente oscena mia Patria
procuri indizi, reperti di archeologia criminale
agli esperti di altri millenni
prepari la scena di un processo incelebrabile
se del sangue di tante stragi
non c’è anima che sia monda
E più invisibile degli occhi della giustizia
più orribile di quelli della Gorgone
per quanti la sognano
è la faccia dei mandanti.
(Giovanni Raboni, maggio 1992)
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21Gen2012
Io so.
Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato “golpe” (e che, in realtà, è una serie di “golpe” istituitasi a sistema di protezione del potere).
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.
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21Gen2012
Qui, dunque, io, Guaicaipuro Cuatemoc, sono venuto a incontrare coloro che celebrano questa Riunione.
Qui, dunque, io, discendente della civiltà che popola le Americhe da quarantamila anni, sono venuto a incontrare coloro che la scoprirono solo cinquecento anni fa.
Alla fine c’incontriamo tutti.
Sappiamo chi siamo e questo è abbastanza. Ma il fratello doganiere europeo mi Read more
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21Gen2012
Ho lasciato molte cose, a Buenos Aires. Per la fretta o la malasorte, nessuno sa dove sono andate a finire. Me ne andai con un po’ di vestiti e un pugno di carte. Non mi lamento. Con tante persone perdute, piangere per le cose sarebbe come Read more
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21Gen2012
Tiziano Terzani, “Un indovino mi disse”
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E’ un aspetto, questo, dello strano mestiere di cronista che non cessa di affascinarmi e, al tempo stesso, di inquietarmi: i fatti non registrati non esistono. Quanti massacri, quanti terremoti avvengono nel mondo, quante navi affondano, Read more
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20Gen2012
Friederich Nietszche, “Considerazioni inattuali” – Se invece rivivrete
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