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Da oggi assumo la direzione dell’ufficio politico. Voi saprete tutti che io fino a ieri mi sono occupato di assassinii, e con un certo successo.
Non è senza significato che abbiano destinato proprio me, in questo momento, alla direzione dell’Ufficio Politico.
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Negli anni cruciali il fatto che il Partito non era un corpo ereditario costituì un fattore importante per neutralizzare l’opposizione. Il vecchio tipo di socialista cui era stato insegnato a combattere contro qualcosa che veniva chiamato “privilegio di classe” tenne per certo che tutto ciò che non è ereditario non è, del pari, permanente, Read more

Elogio della schiavitù

In uno dei miei rari momenti di lucidità ho avuto un’illuminazione così folgorante che lì per lì mi ha spaventato: la libertà mi fa male, anzi malissimo. Come mi piaceva la mia mamma quando mi diceva: “Guai a te!”. Stupenda. E la maestra quando mi bacchettava le mani STOK! STOK!… certe nocche! Eh, purtroppo quelle maestre lì non ci sono più e i bambini crescono con le mani belle lisce… ma deficienti! Read more

E’ un sistema. E quel sistema è nostro nemico. Ma quando ci sei dentro ti guardi intorno e cosa vedi? Uomini d’affari, insegnanti, avvocati, falegnami… le proiezioni mentali della gente che vogliamo salvare. Ma finché non le avremo salvate, queste persone faranno parte di quel sistema, e questo le rende nostre nemiche. Devi capire che la maggior parte di loro non è pronta per essere scollegata. Tanti di loro sono così assuefatti, così disperatamente dipendenti dal sistema, che combatterebbero per difenderlo.

(Andy & Larry Wachowsky, “Matrix”, 1999) 

Gli ingressi sono separati: le femmine entrino esclusivamente da via Brofferio entro le ore 8.20, i maschi da viale delle Milizie 28 dalle ore 8.20 alle ore 8.35.
Le professoresse invitino le ragazze a presentarsi decorosamente, con il grembiule nero o bleu e a non usare rossetti e cosmetici.
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Piero Calamandrei

Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Read more

Il primo morto per tortura scatenò, nel Brasile del 1964, uno scandalo nazionale. Il morto per tortura numero dieci fu menzionato appena sul giornale. Il cinquantesimo fu accettato come normale. La macchina insegna ad accettare l’orrore come si accetta il freddo in inverno. Il torturatore è un funzionario. Il dittatore è un funzionario. Burocrati armati, che rischiano di perdere il posto se non compiono con efficienza il loro compito. Sono questo, niente più di questo. Non sono mostri straordinari. Non regaliamo loro questa grandezza.

(Eduardo Galeano, “Dia y noche de amor y de guerra”, 1978) 

Le masse non si rivoltano mai di propria iniziativa, né si rivoltano soltanto perché sono tenute in oppressione. In realtà, se si impedisce loro di fare paragoni con altri strati della popolazione, non arrivano mai nemmeno ad accorgersi che sono oppresse. Le cicliche crisi economiche dei tempi passati erano del tutto inutili, Read more

Hai mai visto quelle marionette che fanno tanto ridere i bambini perché hanno il corpo voltato da una parte e la testa dalla parte opposta? Mi pare che Totò riuscisse in un trucco del genere. Ecco io vedo così la bella truppa di intellettuali, sociologi, esperti e giornalisti delle intenzioni più nobili, le cose succedono qui e la testa guarda di là. Read more

Oggi, per instaurare un regime, non c’è più bisogno di una marcia su Roma né di un incendio del Reichstag, né di un golpe sul palazzo d’Inverno. Bastano i cosiddetti mezzi di comunicazione di massa: e fra di essi, sovrana e irresistibile, la televisione. (…) Non ci meraviglieremmo se nella corsa alla piaggeria i nuovi officianti della Rai batteranno quelli della Fininvest: come sempre i conversi superano, nello zelo, i veterani. Ma quale che sia l’esito di questo confronto, è scontato il risultato: il sudario di conformismo e di menzogne che, senza bisogno di ricorso a leggi speciali, calerà su questo Paese riducendolo sempre più a una telenovela di borgatari e avviandolo a un risveglio in cui siamo ben contenti di sapere che non faremo in tempo a trovarci coinvolti.

(Indro Montanelli, 1994)