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03Feb2012
Il primo morto per tortura scatenò, nel Brasile del 1964, uno scandalo nazionale. Il morto per tortura numero dieci fu menzionato appena sul giornale. Il cinquantesimo fu accettato come normale. La macchina insegna ad accettare l’orrore come si accetta il freddo in inverno. Il torturatore è un funzionario. Il dittatore è un funzionario. Burocrati armati, che rischiano di perdere il posto se non compiono con efficienza il loro compito. Sono questo, niente più di questo. Non sono mostri straordinari. Non regaliamo loro questa grandezza.
(Eduardo Galeano, “Dia y noche de amor y de guerra”, 1978)